UNA METAFORA PER
I DSA
Come spiegare a un bambino le sue inaspettate difficoltà
di apprendimento?
Chi vive o lavora con bambini che imparano in modo
diverso, avrà purtroppo sentito questi bambini chiamare in causa la propria scarsa intelligenza e incompetenza per
spiegare le proprie difficoltà...
“Sono meno intelligente degli altri”, “sono una frana”,
“sono imbranato”, ma anche... “sono stupido”, “faccio schifo a scuola...”, “non
capirò mai niente...”
La problematica è
ovvia
quando non c'è ancora una diagnosi, e non si sa quindi che
le difficoltà del bambino hanno un nome e delle caratteristiche precise. Ma
anche quando il DSA
è riconosciuto, spesso mancano le parole
per spiegare in maniera comprensibile al bambino (e a se stessi) le sue
caratteristiche diverse di apprendimento, i suoi lati deboli e i suoi punti di
forza.
Poiché salvaguardare il benessere personale e il desiderio
di imparare sono nostri (di genitori, insegnanti e specialisti) obiettivi
fondamentali nei confronti di chi è in difficoltà, rendere pienamente
comprensibile ai bambini cos'è un DSA e cosa comporta nella loro vita, diventa
un punto di fondamentale importanza.
Una metafora per
spiegare i DSA
La psicologa americana Ania Siwek ha sviluppato in anni di
pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai
bambini, usando parole che possono essere capite e ricordate facilmente. Di
seguito si indicano alcuni punti importanti da chiarire con il bambino. Il
linguaggio è volutamente semplice, ma va adattato in base all'età del bambino.
Di solito però non si parla di DSA prima della classe terza primaria.
Le metafore chiariscono il complesso funzionamento del
cervello, in modo che anche i bambini possano capire cosa sono i DSA e come
influiscono sul loro apprendimento.
Punto 1: Come si
impara? Macchine, autostrade e garage
Spiegate al bambino che l'apprendimento
"avviene" nel cervello... Il nostro mondo è pieno di cose nuove
e interessanti da sapere, che si chiamano informazioni. Le troviamo
dappertutto: nei libri, in TV, nelle riviste, nelle parole delle altre persone,
a scuola... Tutte queste informazioni, quando le ascoltiamo, vediamo, studiamo,
"entrano" nel nostro cervello.
Le informazioni arrivano e si muovono nel cervello lungo
dei percorsi simili alle autostrade.
Nel cervello queste “autostrade” sono tante, vanno in direzioni diverse e sono
percorse da tantissime macchine.
Queste specie di macchine trasportano le
informazioni verso le diverse zone del cervello e sono velocissime. Ogni zona
del cervello riceve tipi diversi di informazione. E' come se nel cervello ci
fossero dei garage per ogni tipo di
cosa da imparare. Ad esempio, ci sono garage per le parole, per i numeri, per i
nomi degli animali, e così via. Quando si impara una cosa nuova, una macchina
trasporta quella informazione verso il suo garage privato. Quando vuoi
ricordare una cosa che hai imparato tanto tempo fa, è come se una macchina
andasse verso un garage, prendesse su l'informazione, e la trasportasse là dove
serve.
Nelle autostrade del cervello, le informazioni possono
viaggiare velocissime, perché non ci sono semafori o altri ostacoli. Ci
vuole meno di un secondo perché una macchina prenda l'informazione dal garage
giusto e la porti a destinazione. Più veloce di un battito delle ciglia!
Punto 2: Una
spiegazione di cosa significa avere un DSA
Quando si ha un DSA,
alcune autostrade del cervello non sono così libere e veloci . E' un po' come
se ci fosse una lunga coda di macchine. Non
tutte le autostrade sono lente però, soltanto alcune.
Quando si è bloccati nel traffico, nessuno sa quando si arriverà. A volte la coda “si muove” veloce, altre volte è lentissima e ci vuole tantissimo tempo!
Quando si è bloccati nel traffico, nessuno sa quando si arriverà. A volte la coda “si muove” veloce, altre volte è lentissima e ci vuole tantissimo tempo!
Avere un DSA è come avere una coda che rallenta moltissimo
le autostrade che vanno e vengono dal garage della “lettura”, “scrittura” e
“calcolo”. E' una seccatura e spesso ci fa stare male o arrabbiare. Prova a
ricordare l'ultima volta che ti sei trovato bloccato in macchina in una coda... è stato divertente? Avresti
voluto arrivare subito? Ti sei sentito arrabbiato, stanco, annoiato? A qualcuno
invece non dà nessun fastidio, tanto alla fine si arriva, anche se dopo tanto
tempo e fatica...Capisci ora perché ti senti in questo modo quando hai una
difficoltà a scuola?
Questi rallentamenti causano tanti problemi. Quando si ha
un DSA che si chiama dislessia, ci vuole molto più tempo e si fanno
molti più errori degli altri quando si legge qualcosa. Infatti, c'è una lunga
coda di macchine che viene e che va al garage delle lettere e delle parole, e
tutto si muove lentamente.
Capita di confondere i suoni di alcune lettere “b” e “d”,
a volte si tira a indovinare, a volte si molla perché è troppo faticoso o
perché si è stufi di sbagliare. Nella matematica, si possono confondere i segni
delle operazioni e fare un'operazione con il “+” invece che con il “x”.
Imparare a memoria le tabelline è difficile. Anche cercare di raccontare una
storia può essere un problema a causa delle code che si formano in alcune
autostrade del cervello. Le parole giuste non arrivano mai in tempo quando si
parla e viene da dire sempre "eh" "cioè" "coso”,
“cosa"...
Punto 3: Aiutare il
bambino a capire che il suo potenziale è illimitato
Avere un DSA rende alcune cose ancora più difficili. Ma la
cosa da ricordarsi sempre è che ci sono dei trucchi che si possono imparare per
rendersi la vita più semplice. Un po'
come trovare una "scorciatoia" per non dover perdere tempo nelle
autostrade bloccate. Usare le scorciatoie aiuta le macchine a muoversi più
velocemente!
Bisogna ricordarsi però che su queste scorciatoie, le cose non vanno sempre lisce. A volte prendere una scorciatoia porta velocemente dove bisogna andare, altre volte invece ci sono degli ostacoli che bisogna superare... Questo vuole dire che anche se si prende una scorciatoia mentre si scrive una parola difficile, si possono lo stesso fare degli errori. Ma di solito le scorcitoie funzionano benissimo e aiutano molto il traffico nel nostro cervello.
Bisogna ricordarsi però che su queste scorciatoie, le cose non vanno sempre lisce. A volte prendere una scorciatoia porta velocemente dove bisogna andare, altre volte invece ci sono degli ostacoli che bisogna superare... Questo vuole dire che anche se si prende una scorciatoia mentre si scrive una parola difficile, si possono lo stesso fare degli errori. Ma di solito le scorcitoie funzionano benissimo e aiutano molto il traffico nel nostro cervello.
Un'altra cosa molto importante è che usando la stessa
scorciatoia ogni volta, presto la conoscerai molto bene e eviterai tutti gli
ostacoli. Così i compiti difficili faranno meno paura e ci saranno meno errori!
Ricordati che per usare le scorciatoie bisogna essere anche un po' coraggiosi e creativi... ecco
perché tra le persone che hanno disturbi dell'apprendimento ce ne sono tante
che hanno creato e inventato cose nuove e bellissime con il loro modo “diverso”
di pensare.
Nel tuo cervello non
manca niente e tutto funziona. L'unica differenza tra il tuo cervello e
quello di un bambino che non ha un disturbo dell'apprendimento sono le “code”
che si formano in certe autostrade. E certe macchine ci mettono di più per
raggiungere il proprio garage. Ma, alla fine, ci arrivano.